Tesla, ‘doppio colpo’ di Elon Musk a Wall Street

L’imprenditore sudafricano colloca oltre 5 miliardi di azioni ma esercita stock option con enorme vantaggio economico

Elon Musk ha venduto, nell’arco di questa settimana, 5 miliardi di dollari di azioni di Tesla, la sua casa automobilistica. L’imprenditore aveva anticipato la vendita del 10% del suo pacchetto azionario motivandolo con la necessità di pagare le tasse, affidando però la decisione finale a un sondaggio condotto su Twitter, concluso con il 58% di sì.

L’imprenditore sudafricano, per giustificare la vendita, aveva ricordato di non ricevere bonus o stipendi e quindi di essere costretto a collocare le sua azioni per poter pagare le pendenze fiscali. Nel contempo, tuttavia, ha esercitato le stock option che ha ricevuto nell’ambito del suo compenso: circa 2 milioni di azioni, valutate circa 2,5 miliardi di dollari, pagandone soltanto i 13,4 milioni di costi di esercizio.       

Il fondatore di Tesla – come rivelano i documenti trasmessi alla Sec, la Consob americana – ha in effetti provveduto a collocare sul mercato, direttamente o attraverso il suo trust, un pacchetto di titoli per un valore totale di 5,5 miliardi di dollari – nonostante il crollo innescato proprio dall’annuncio della operazione su Twitter –  a valori superiori ai 1.000 dollari l’una. Ma la cessione del pacchetto è stata in realtà accompagnata da un parallelo acquisto di 2.154.572 di stock option e, in questo caso, il prezzo pagato è stato un assai più conveniente: 6,24 dollari ad azione, pari a uno sconto del 99,4% in base alla chiusura di Wall Street (con una risalita a 1.067 dollari).

Un ‘doppio colpo’, insomma, che ha permesso al fondatore di Tesla di monetizzare parte del suo pacchetto azionario, riacquistandolo in parte con un enorme beneficio economico. Inoltre, il titolo di Tesla continuava la ripresa nelle contrattazioni pre-apertura a Wall Street, tornando sopra quota 1.100 dollari per azione (+3%).