Italiani spaventati dal futuro, ma aumentano le donazioni

Sempre più italiani decidono di fare un lascito solidale in favore di associazioni e enti del terzo settore: il quadro del Comitato Testamento Solidale

Il futuro, che è domani, spaventa perché ci sono troppe incertezze dovute alla pandemia e alla guerra. Preoccupa non avere le forze di una volta, trovarsi da soli con difficoltà economiche. Ma soprattutto impotenti. È il quadro certamente sommario tracciato oggi dall’“Indagine sugli Orientamenti degli Italiani verso le Donazioni e il Testamento Solidale” promossa dal Comitato Testamento Solidale, di cui fanno parte 26 organizzazioni non profit e condotta da Walden Lab. La ricerca ha preso in considerazione l’ultima settimana di giugno e la prima settimana di luglio 2022, su un campione di 1.006 persone di età compresa tra i 25 e i 75 anni. Un quadro non del tutto pessimista perché se cala l’ottimismo sale invece il pensiero di “donare” qualcosa di noi per un futuro migliore, che non è una frase fatta.

Nel 2022 il 38% dichiara di aver fatto almeno una donazione, ben 10 punti in più rispetto ai 2 anni precedenti. In generale il 71% degli italiani ha donato almeno una volta nella vita. Tra le cause sostenute negli ultimi 12 mesi, salgono ricerca medico-scientifica (45% vs 37% nel 2021) ed emergenze umanitarie (28% vs 15% del 2021). Restano fanalino di coda le donazioni per la tutela del patrimonio artistico (3% vs 5% del 2021). Tra i criteri di scelta dell’organizzazione sostenuta, cresce in modo significativo il tema della fiducia: il 61% dichiara di avere donato a un’organizzazione di cui si fida.

Quasi 8 italiani su 10, tra gli over 50, sanno oggi cosa sia un lascito solidale (79%): un dato in netta crescita rispetto al 73% del 2021 e al 72% del 2020. Numeri che testimoniano come campagne di informazione ma anche il semplice passa parola abbiamo lasciato il segno. Nel 2022 sale al 26% la percentuale di quanti lo hanno fatto o sono propensi a farlo, ben 4 punti in più rispetto al 2021 (22%) e 6 punti rispetto al 2020 (20%).

I numeri dimostrano la volontà di lasciare concretamente qualcosa di se anche dopo anni difficili con paure inaspettate e che pensavano passate del tutto. “ L’aspetto interessante – spiega Rossano Bartoli, Portavoce del Comitato Testamento Solidale e Presidente della Lega del Filo d’Oro- però è che l’ansia del futuro non ci ha resi più individualisti, anzi: rispetto al 2020 tra gli over 50 cresce di 7 punti la conoscenza del lascito solidale e di 6 punti la propensione a farlo. Si tratta di una scelta che non lede in alcun modo i diritti degli eredi e che può davvero tradursi in un gesto concreto per lasciare una traccia, un senso di responsabilità verso il prossimo. È anche un gesto di fiducia verso le organizzazioni del Terzo Settore che, con il loro operato, garantiscono in trasparenza che le ultime volontà di un donatore si trasformino in progetti concreti dove ce n’è più bisogno”.