
PORT AU PRINCE, Haiti— Un gruppo di sospetti Membri di bande haitiane ha sparato questa settimana contro le forze americane che proteggevano l’ambasciata americana a Port-au-Prince, ha detto sabato un portavoce, in un incidente che ha evidenziato la tesa situazione della sicurezza nella nazione caraibica.
Il capitano Steven J. Keenan, portavoce del Marines americaniha scritto in una e-mail che la sparatoria, venuta alla luce questo fine settimana, è avvenuta giovedì, aggiungendo che i Marines hanno risposto al fuoco. Nessun marines è rimasto ferito nell’attacco.
La polizia haitiana non è stata immediatamente disponibile per commentare lo scontro a fuoco.
Le bande criminali controllano il 90% del capitale di Haitidove estorcono affari e combattono per il territorio, utilizzando armi pesanti.
Gli Stati Uniti continuano ad avere un’ambasciata ad Haiti, ma negli ultimi anni il Dipartimento di Stato ha emesso numerosi avvertimenti invitando gli americani a non recarsi lì, a causa del rischio di rapimenti, crimini, attività terroristiche e disordini civili.
Secondo le Nazioni Unite, negli ultimi anni la violenza delle bande ha costretto più di 1,3 milioni di haitiani ad abbandonare le proprie case.
La sicurezza in una nazione di quasi 12 milioni di abitanti è peggiorata rapidamente dal 2021, quando il presidente Jovenel Moise fu assassinato nella sua casa da mercenari.
L’omicidio del presidente ha generato un vuoto di potere che i politici della nazione hanno faticato a colmare, e non si sono tenute elezioni per sostituire Moise.
Alla fine di settembre, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato per creare una forza di soppressione delle bande composta da circa 5.500 soldati che saranno schierati ad Haiti per combattere i gruppi criminali pesantemente armati della nazione.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, una forza più piccola di agenti di polizia del Kenya ha lottato per contenere le bande che l’anno scorso hanno ucciso 5.600 persone.
