Il rapper Nicki Minaj martedì ha lasciato cadere il microfono alle Nazioni Unitelanciando un duro avvertimento sulla difficile situazione dei cristiani che vengono “presi di mira, cacciati dalle loro case e uccisi” in Nigeria.
Minaj è stata invitata a parlare all’organismo internazionale dall’ambasciatore americano Mike Waltz, che l’ha acclamata come una “impavida sostenitrice” il cui messaggio “fa eco alla Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite”.


“In Nigeria, i cristiani vengono presi di mira”, ha detto Minaj. “Le chiese sono state bruciate, le famiglie sono state distrutte… semplicemente a causa del modo in cui pregano”.
L’artista nata a Trinidad ha descritto la Nigeria come una “bellissima nazione con profonde tradizioni di fede”, e ha persino gridato alle “bellissime ‘barbe’” – i suoi fan – colpiti dalla violenza nell’Africa occidentale.
“Barbs, so che sei da qualche parte in ascolto. Ti amo così tanto”, ha detto. “Non si tratta di prendere posizione. Si tratta di opporsi all’ingiustizia.”
“Mi preoccuperò se qualcuno, ovunque, verrà perseguitato per le sue convinzioni.”
