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Si prevede che la spesa pubblicitaria nella Creator Economy raggiungerà i 37 miliardi di dollari nel 2025

Spesa pubblicitaria nel ecosistema creatore si prevede che raggiungerà i 37 miliardi di dollari entro il 2025, secondo un nuovo rapporto dell’Interactive Advertising Bureau.

Il rapporto sulla spesa pubblicitaria e sulla strategia dell’economia dei creatori del 2025, pubblicato giovedì, ha rilevato che gli investimenti nel settore sono aumentati del 26% su base annua, un’impennata quattro volte maggiore rispetto agli investimenti nel settore dei media in generale. Per fare un confronto, quest’anno si prevede che la spesa pubblicitaria sul totale dei media aumenterà del 5,7%. Inoltre, la spesa pubblicitaria nell’economia dei creatori è più che raddoppiata dal 2021 al 2024, passando da 13,9 miliardi di dollari a 29,5 miliardi di dollari.

Il rapporto ha inoltre rilevato che quasi la metà (48%) di coloro che investono in pubblicità intervistati ora considera i creatori un “acquisto obbligato”, classificandoli solo dietro ai social media e alla ricerca a pagamento. Gli intervistati hanno anche rivelato i loro obiettivi principali quando collaborano con i creatori: aumentare la notorietà del marchio è stato l’obiettivo principale della campagna e il 43% delle aziende intervistate lo ha indicato come una priorità; a seguire, il raggiungimento di nuovo pubblico (41%), il miglioramento della reputazione di un marchio o della fiducia nel marchio (35%) e l’incremento delle vendite online (32%). Più della metà dei brand (58%) ha indicato la “reputazione del creatore” come criterio principale quando si collabora con un creatore, seguita dall’“allineamento del pubblico” (56%).

“Sfruttare l’economia dei creatori per connettersi con il pubblico non è più una sperimentazione per i professionisti del marketing: è essenziale”, ha affermato David Cohen, CEO di IAB. “La crescita significativa a cui stiamo assistendo riflette un impegno sempre maggiore da parte dei brand a investire in strategie guidate dai creatori.”

Lo studio ha inoltre evidenziato che i brand richiedono misurazioni più coerenti e universali per quanto riguarda i creatori. Sebbene il conteggio degli iscritti e delle visualizzazioni sia di pubblico dominio, parametri come i tassi di coinvolgimento, un indicatore sempre più importante rispetto ai totali di follower e visualizzazioni, non lo sono. Società di terze parti, come CreatorIQ, spesso tengono traccia di queste statistiche per creatori e canali, ma misurare le prestazioni di campagne specifiche è molto più difficile. Nel complesso, IAB ha scoperto che i brand desiderano una migliore attribuzione, report più coerenti e strumenti operativi migliori per misurare i risultati aziendali legati alle campagne dei creator.

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