Il visitatore interstellare 3I/ATLAS è nei nostri cieli solo da luglio, ma ha già innescato uno dei dibattiti scientifici e culturali più strani dell’anno. Gli astronomi stanno ancora discutendo su cosa sia realmente: una cometa naturale, una reliquia di un sistema stellare morto o, se chiedi all’astrofisico di Harvard Avi Loeb, qualcosa di molto più ingegnerizzato. E ora Elon Musk è entrato nella conversazione con avvertimenti su possibilità “aliene”, distruzione a livello di continente e una promessa inaspettata: se mai troverà prove reali dell’esistenza di extraterrestri, le rivelerà in diretta L’esperienza di Joe Rogan.
Un visitatore misterioso e un dibattito ancora più strano
3I/ATLAS è apparso per la prima volta sui radar degli astronomi a luglio, sollevando immediatamente interrogativi a causa del suo comportamento insolito. Loeb ha detto a LADbible che crede che ci sia una probabilità del “30-40%” che l’oggetto non si sia formato naturalmente, accusando NASA di “fingere di essere gli adulti nella stanza” respingendo qualsiasi spiegazione ultraterrena. Ha anche ventilato la possibilità di una “nave madre aliena”, indicando immagini che secondo lui mostrano un “motore caldo o una fonte di luce artificiale”. L’oggetto è temporaneamente svanito dietro il Sole e riemergerà all’inizio di dicembre, cosa che secondo la NASA consentirà “rinnovate osservazioni”. Gli scienziati ritengono che 3I/ATLAS potrebbe essere uno degli oggetti più antichi del suo genere, originario della regione di “frontiera” della Via Lattea fino a sette miliardi di anni fa.
Cosa significa realmente il nuovo segnale radio
L’eccitazione è aumentata quando gli esperti hanno rilevato un segnale radio dall’oggetto durante il suo avvicinamento più vicino al Sole il 29 ottobre. La scoperta, effettuata dall’array MeerKAT, di 64 antenne radio interconnesse in Sud Africa ha inizialmente scioccato gli osservatori e alimentato le speculazioni online. Ma i ricercatori hanno rapidamente concluso che il segnale era naturale. L’emissione radio è stata ricondotta ai radicali idrossilici (molecole OH) nella chioma della cometa. Questi si formano quando la radiazione solare divide il vapore acqueo rilasciato attraverso il degassamento, lo stesso processo che produce la classica coda di una cometa. In termini semplici: il segnale non era un messaggio; era chimica. Il rilevamento conferma che 3I/ATLAS contiene composti volatili come l’acqua, che si comportano in modo molto simile alle comete all’interno del nostro sistema solare. Professore BrianCox ha pubblicamente rifiutato del tutto le teorie sugli alieni, definendole “sciocchezze” e descrivendo 3I/ATLAS come un “pezzo incontaminato di roccia e ghiaccio” probabilmente vecchio di miliardi di anni.
Musk interviene: “Potrebbe essere alieno… o peggio”
Quando Musk si è rivolto a 3I/ATLAS su The Joe Rogan Experience, non ha escluso la possibilità di un’origine extraterrestre. Ha riconosciuto che “l’oggetto potrebbe essere alieno”, pur sottolineando che avrebbe rivelato pubblicamente tutto ciò che sapeva. “Se fossi a conoscenza di qualsiasi prova della presenza di alieni… hai la mia parola, verrò nel tuo show e lo rivelerò nello show”, ha detto a Rogan, che ha immediatamente risposto: “Ti terrò fermo”.
Musk ha anche discusso della vastità e della composizione dell’oggetto, rispondendo all’osservazione di Rogan secondo cui qualcosa “delle dimensioni di Manhattan e tutto nichel” sarebbe catastrofico. Musk concorda sul fatto che un impatto di tale portata “cancellerebbe un continente… forse peggio”, spingendo Rogan a suggerire che potrebbe “uccidere la maggior parte della vita umana, se non tutti noi”. Musk non ha spinto oltre l’idea, ma ha osservato che la storia della Terra include molteplici eventi a livello di estinzione, indicando le ere Permiano e Giurassico come prova che gli impatti che modellano il pianeta non sono ipotetici.
Naturale o no? La divisione tra scienza e speculazione
Mentre Loeb mantiene 3I/ATLAS a un “quattro” nella sua scala personale di probabilità extraterrestre, dove 10 rappresenta la tecnologia aliena confermata, la maggior parte degli astronomi rimane saldamente ancorata alle spiegazioni naturali. I ricerca Anche la sua traiettoria si adatta al profilo di un visitatore interstellare, un punto sottolineato dal professor Brian Cox quando ha detto che “sfreccerà attorno al sole e scomparirà di nuovo nella galassia”.Con le sue dimensioni all’incirca quanto New York, 3I/ATLAS è insolitamente grande per un oggetto del suo genere e solo il terzo corpo interstellare mai registrato è entrato nel nostro sistema solare, il che spiega in parte perché la speculazione pubblica è così selvaggia. Ma nonostante la fissazione di Internet per le teorie sugli alieni, il consenso scientifico rimane immutato: non ci sono prove che l’oggetto sia artificiale.Almeno non ancora, ed è quella persistente incertezza, amplificata dalla sua breve scomparsa dietro il Sole e dal suo ritorno a dicembre, che mantiene il mistero molto vivo.
