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I pedaggi per la congestione di New York ANCORA sono solo una questione di soldi: Trump riuscirà a ucciderlo presto?

Rivela il rapporto del New Post il tanto odiato sistema di tariffazione della congestione non mantiene le sue promesse; Speriamo che il presidente Donald Trump possa presto mantenere la sua promessa di ucciderlo.

La società tecnologica TomTom riferisce che il traffico nella zona è diminuito di circa il 4% nel primo terzo dell’anno, in contrasto con l’affermazione del governatore Kathy Hochul di un calo dell’11%.

Più, le imprese raccontano al Post che aggiungono semplicemente i costi delle zone di congestione a tutte le loro fatture, gonfiando così i costi di tutti.

Questo per quanto riguarda il discorso di Hochul sul rendere New York più accessibile.

Ma aiuta Maggio essere in arrivo: Trump ha ritirato l’approvazione federale dei pedaggi governativi a febbraio; Hochul ha fatto causa – e un giudice federale ha bloccato la mossa in attesa della sua sentenza definitiva, attesa ormai entro poche settimane.

Per ora, l’atroce accusa di Hochul sugli autisti della classe operaia e sulle piccole imprese fino a 21 dollari al giorno rimane in vigore.

Eppure Trump il mese scorso ribadì il suo giuramentoordinando al “Sean Duffy, ministro dei trasporti, di esaminare attentamente e a lungo l’abolizione della tariffazione della congestione della città di New York”.

Perversamente, Il capo della MTA Janno Leiber si vanta che i pedaggi sono fondamentali per bilanciare i bilanci in pareggio della sua agenzia, eppure portano guadagni meno rispetto al quasi 1 miliardo di dollari la MTA ora sta perdendo a causa dell’evasione tariffaria.

Ciò significa che i lavoratori colpiti dalla “tariffazione della congestione” stanno sostanzialmente coprendo i poveri che saltano dai tornelli.

Il discorso sui pedaggi per la congestione è iniziato molto tempo fa come una spinta affinché i camion effettuassero consegne fuori orario per evitare di bloccare il traffico; invece, il piano è diventato una mucca da mungere per coprire l’enorme perdita di entrate innescata dal rifiuto dei procuratori distrettuali della città di far rispettare le leggi anti-tariffe.

Si dà il caso che anche Leiber odia i prezzi bassi; non lo è il suo colpa dei politici che preferiscono considerare gli automobilisti dei cretini piuttosto che sostenere le leggi fondamentali sulla qualità della vita.

D’altra parte, si troverà ad affrontare un grosso buco nei suoi budget una volta che i tribunali smetteranno di proteggere i pedaggi – e altro Anche i ricavi pianificati dell’MTA sono a rischio, nel caso fin troppo probabile che i ricavi dei casinò statali non corrispondano alle previsioni.

Forse Hochul e il Parlamento inizieranno finalmente a cercare una soluzione non– spregevole flusso di finanziamenti per mantenere in funzione le metropolitane.

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