SOFIA, Bulgaria (AP) – Il governo bulgaro ha annunciato giovedì che ritirerà il progetto di bilancio 2026, in seguito alle proteste di piazza in patria per i forti aumenti delle tasse inclusi nel bilancio e agli avvertimenti provenienti dall’estero.
La mossa a sorpresa è stata annunciata dal leader del partito di centrodestra GERB, Boyko Borissov, che ha chiesto al governo di ripristinare il dialogo con i datori di lavoro e i sindacati per raggiungere un consenso sulle finanze statali. Le turbolenze legate al bilancio arrivano mentre il paese balcanico si prepara ad aderire all’unione monetaria dell’euro il prossimo anno.
Le proteste riflettono la diffusa preoccupazione per l’impatto economico del bilancio su individui e imprese. Il bilancio contestato prevedeva aumenti dei contributi previdenziali e il raddoppio dell’imposta sui dividendi.
Il primo ministro Rosen Zhelyazkov ha affermato che il bilancio, già approvato in prima lettura dal Parlamento, sarà rivisto dopo i colloqui con le parti sociali e i partiti dell’opposizione per appianare i suoi “difetti”.
“Il nuovo pacchetto di bilancio dovrebbe mantenere le cose in equilibrio e corrispondere agli obiettivi dei partiti della coalizione di governo. Ciò garantirà che la Bulgaria possa aderire alla zona euro il 1° gennaio senza problemi”, ha affermato.
L’opposizione e i gruppi imprenditoriali hanno avvertito che tasse più alte, maggiori contributi previdenziali e aumenti di spesa previsti nel bilancio potrebbero frenare gli investimenti ed espandere l’economia sommersa.
All’inizio di questa settimana, la Commissione Europea aveva avvertito che il progetto di bilancio della Bulgaria rischiava di superare il limite raccomandato dall’UE sulla crescita della spesa netta, mentre il Fondo Monetario Internazionale aveva esortato il paese balcanico a perseguire una politica fiscale più restrittiva.
La gente è scesa in piazza per protestare contro il bilancio, con la protesta più grande mercoledì sera. Migliaia di persone si sono radunate davanti al parlamento per denunciare i piani del governo di aumentare di 2 punti percentuali il contributo statale all’assicurazione pensionistica e di raddoppiare l’imposta sui dividendi al 10%.
I manifestanti hanno anche chiesto la massima trasparenza nella spesa pubblica e hanno criticato la spesa pubblica record, pari a circa il 46% del Pil, prevista per il prossimo anno. Gli organizzatori stimano che più di 20.000 persone abbiano aderito alla protesta.
Gli oppositori del bilancio sostenevano che il piano di aumento della spesa sarebbe stato finanziato principalmente attraverso l’aumento delle tasse su imprese e lavoratori, nonché un forte aumento del debito pubblico. Sostenevano che ciò avrebbe stimolato l’inflazione senza migliorare l’efficienza dei servizi pubblici.
