ROMA (AP) – Le autorità italiane hanno arrestato nove persone legate a tre organizzazioni di beneficenza con l’accusa di aver raccolto milioni di euro in fondi per il gruppo militante palestinese Hamas, hanno detto sabato in una nota i pubblici ministeri antiterrorismo.
I sospettati sono accusati di aver inviato circa 7 milioni di euro (8,2 milioni di dollari) ad “associazioni con sede a Gaza, nei territori palestinesi o in Israele, possedute, controllate o collegate ad Hamas”, si legge nella nota.
Tra gli arrestati c’era Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione palestinese in Italia, hanno detto i pubblici ministeri, descrivendolo come il “capo della cellula italiana dell’organizzazione Hamas”.
L’Unione Europea ha inserito Hamas nella sua lista del terrorismo.
Secondo i pubblici ministeri italiani, che hanno collaborato con altri paesi dell’UE nell’indagine, i fondi illegali sono stati consegnati attraverso “operazioni di triangolazione” tramite bonifici bancari o attraverso organizzazioni con sede all’estero ad associazioni con sede a Gaza, dichiarate illegali da Israele per i loro legami con Hamas.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha scritto su X che l’operazione “ha sollevato il velo su comportamenti e attività che, spacciandosi per iniziative a favore della popolazione palestinese, nascondevano sostegno e partecipazione ad organizzazioni terroristiche”.
Nessun commento immediato da parte degli indagati o delle associazioni.
Nel gennaio 2020, il Consiglio europeo ha deciso di estendere le misure restrittive esistenti nei confronti di 12 persone e tre entità che sostengono il finanziamento di Hamas e della Jihad islamica palestinese.



